NOVEMBRE

1 - Buongiorno. Oggi è la solennità di tutti i santi. È una moltitudine immensa che sta dinanzi all'Agnello. Rappresentano gli eletti che sono stati purificati con il sangue di Gesù Cristo e che hanno vinto con la loro testimonianza. Sono stati fedeli (Ap 7,3-4.9-14). I santi sono stati uomini e donne che si sono sforzati a vivere nella coerenza della fede in Dio. Hanno camminato sul sentiero delle beatitudini e si sono resi degni di Dio. Hanno vissuto nella fedeltà e nell'amore la loro quotidianità (cf. Mt 5,1-12a). Dietro le beatitudini sta la figura di Gesù che le ha vissute in pienezza. Imitando gli eletti e amici di Dio, chiediamo a Dio la grazia della purezza di cuore, l'amore della povertà, la grazia della mitezza, la forza della giustizia, l'operosità della pace e la costanza nelle prove. Vivendo così vivremo già felici su questa terra in attesa della felicità eterna. Buon onomastico a tutti. Felice e radiosa giornata.  

2 - Buongiorno. Oggi celebriamo la vita, la risurrezione di tutti i nostri defunti. La morte è un passaggio dalla vita nel tempo alla vita eterna. Siamo passati dallo stato di provvisorietà della nostra esistenza alla vita eterna che è la nostra destinazione finale dove vedremo Dio faccia a faccia e per sempre. Leggendo l'episodio della risurrezione di Lazzaro (cf. Gv 11,11-44), lo capiamo meglio. Gesù ha promesso ai suoi amici non una vita lunga su questa terra, ma la vita eterna. Questo è un bellissimo messaggio per noi. L'uomo è mortale e lo sappiamo. Lascerà questo corpo d'esilio per rivestire un corpo glorioso, trasformato, trasfigurato. L'eternità c'è e cresce in noi con la vita della fede. Così Gesù ci ha detto: "chi crede in me ha la vita eterna" (Gv 6,40). È venuto nel mondo per salvare tutti, perché nessuno vada perduto (Gv 6,39). Questa è la volontà di Dio Padre. Nel mondo, bisogna allora desiderare la vita che sta in Dio padre e in Gesù Cristo, suo figlio. Bisogna desiderare di vedere Gesù e fare il possibile per cercarlo, seguirlo, accoglierlo e credere in Lui, fare la nostra propria esperienza di vita con Lui. Allora, niente andrà perduto di tutto quello che ha seminato nei nostri cuori, accoglienti della Parola, dell'amore, del perdono manifestato, della sete d'acqua viva, del pane dato a noi affamati della terra. A questa condizione, la strada per il cielo ci è indicata e potremo gioire alla presenza del Signore, mangiare e bere con Lui, al banchetto dell'Agnello. Visitando con fede i nostri cimiteri dove i corpi dei nostri cari attendono fiduciosi la risurrezione, viviamo nella speranza e celebriamo nella vita la vittoria di Cristo sulla morte. "Contemplerò la bontà del Signore nella terra dei viventi" (sal 26,13). Buona giornata.

3 - Buongiorno per tutto il giorno. È proprio strano che alcune persone passino tutto il loro tempo ad osservare Gesù, a tendergli insidie per poter accusarlo. Gesù prende l'iniziativa di porre delle domande. È lecito o no guarire di sabato, di fare il bene, una opera di misericordia e di salvezza? I farisei e i dottori della legge, nella loro ipocrisia, non accettano che si lavori di sabato. Ma nessuno può fermare Gesù nella sua missione di vita e di salvezza. Neanche una prescrizione potrebbe impedirlo di fare del bene di sabato (cf. Lc 14,1-6). Paolo aveva proprio ragione di scandalizzarsi per il fatto che il suo popolo, - e fanno parte anche di questo popolo dei farisei e dottori della Legge, - non abbia accolto il Messia, portatore delle promesse divine. È la sofferenza dell'apostolo. Il popolo di Dio ha ricevuto tutti i favori (l'adozione a figli, la gloria, l'alleanza, la legislazione, il culto, le promesse, i patriarchi) per portarlo all'accoglienza e alla fede. Nonostante ciò, sono rimasti chiusi alla grazia di Dio (Rm 9,1-5). Convertici Signore. Buon cammino e felice giornata.

4 - Buongiorno e buon fine settimana. Oggi il Signore ci riporta alla scuola dell'umiltà. Ci suggerisce di non prendere mai i primi posti quando siamo invitati da qualcuno. Quando l'umiltà è sincera, è sempre gradita ed elogiata anche dagli altri (cf. Lc 14,1.7-11). La finale del racconto è una lezione di vita: "chiunque si esalta sarà umiliato e chiunque si umilia sarà esaltato" (Lc 14,11). Signore, crea in me un cuore semplice ed umile. Buona giornata.

5 - Buongiorno nel giorno del Signore. I sacerdoti non sono fedeli all'alleanza di Dio. Si sono allontanati da Lui comportandosi male. Sono diventati spregevoli e quindi meritevoli delle dure parole di maledizione da parte del Signore (Ml 1,14-2, 2.8-10). Paolo, invece, salva la situazione dei responsabili della comunità quando mostra, nell'esercizio del suo ministero, quella amorevole. I suoi fedeli sono amati da Lui ed è disposto a dare non solo il Vangelo, ma anche la sua vita (1Ts 2,7-9.13). Nel Vangelo, Gesù Cristo mette in guardia contro quelli che hanno il potere. Gesù rimprovera gli scribi e i farisei, i capi e i maestri del popolo per la loro incoerenza e infedeltà e non per quello che insegnano e dicono che va seguito (Mt 22,1-12). Allontana da noi, Signore, l'ipocrisia. Rendici testimoni fedeli del tuo gregge che è sotto la nostra guida in famiglia, in Chiesa e nella società. Buona e felice domenica.

6 - Buongiorno e buon inizio settimana. Nessuno può vantarsi dei propri meriti davanti a Dio. Siamo solo oggetti della sua misericordia. Ha avuto pietà di noi perché, come i nostri padri, siamo stati disobbedienti (Rm 11,29-36). In Lui, siamo liberi. A imitazione di Gesù che ha preparato un banchetto escatologico per tutti i popoli della terra, Lui ci chiede di essere larghi quando noi invitiamo al banchetto. Bisogna invitare i bisognosi, quelli che non sono in grado di contraccambiare: i poveri, gli storpi, i zoppi, i ciechi. Se farai così, ti sentirai felice dentro e riceverai la tua ricompensa dei giusti alla risurrezione dei morti (cfr. Lc 14,12-14). Intanto, camminiamo insieme nella fede e nell'amore con gli altri. Buona e felice giornata.

7 - Buongiorno per tutto il giorno. Battezzati, siamo chiamati a formare un solo corpo. Ognuno ha ricevuto un dono particolare a vantaggio di quel corpo, la comunità. Al suo interno, ci dev'essere un amore sincero e una stima reciproca. San Paolo ci proietta nella speranza vivendo su questa terra perseveranti nella preghiera, forti nella tribolazione, disponibili nella carità e nell'ospitalità. La caratteristica del cristiano è di benedire sempre. Abbiamo una bella conclusione per camminare bene sulla via della spiritualità: non aspirare a cose troppe alte, ma piegarsi a quelle umili (Rm 12,5-16). Invitati dal Signore a partecipare al suo banchetto, accogliamolo rispondendo positivamente. La parabola di oggi è attuale. Qualcuno organizza un pranzo e conta su degli invitati da lui selezionati, ma che lo offendono per delle ragioni futili. Ci prova ad invitare altri. Vuole realizzare il grande desiderio del suo cuore: offrire un bel pranzo agli amici. Dall'amaro rifiuto dei primi, si dà la possibilità ad altri di aderire all'invito. Gesù lascia la città e va in periferia in cerca di persone con cui condividere, con quelli in grado di rispondere al dono gratuito della sua grazia (Lc 14,15-24). Il cielo di Dio è sempre in festa. Costui vuole il suo paradiso pieno di amici. Da una festa di pochi prescelti, è passato a un pasto per tutti. Chi, come Dio ha un gran cuore? Imitiamolo. Buona giornata.

8 - La parola di Dio oggi insiste sull'amore. "Non abbiate nessun debito con nessuno, se non quello dell'amore vicendevole" (Rm 13,8a). Questa è la legge che ci unisce a Dio. Amare Dio più di ogni cosa, più di ogni legame forte di sangue e più della propria vita è la vera condizione per diventare vero discepolo di Cristo. Questa sequela esige quindi il distacco di tutto perché solo Gesù è l'assoluto. Bisogna anche imparare a portare con lui la Croce (Lc 14,25-33). Nessuno è stato costretto a seguire Cristo. L'abbiamo scelto o qualcuno ha pensato, giustamente, che è un bene per noi sceglierlo e seguirlo e ci accompagna su questa strada. Ma bisogna fare sempre i conti nel seguirlo perché la vita cristiana è una lotta continua che dobbiamo vincere, non con i nostri propri sforzi, ma con la fede in Gesù Cristo che ci invita a seguirlo per essere veramente liberi. Buon cammino e buona giornata.

9 - Buongiorno per tutto il giorno. Consapevoli di quello che siamo davanti a Dio e che dobbiamo rendere conto a Dio di noi stessi, dobbiamo stare attenti a non giudicare nè disprezzare il prossimo. Dobbiamo anche vigilare per non essere motivo di scandalo per il fratello (Rm 14,7-12). Il Vangelo odierno ci parla della parabola della misericordia divina. Dio ci viene sempre incontro con una cura particolare e sollecita di un padre e di un pastore che cerca, trova e porta all'ovile la sua pecora smarrita. La sua preoccupazione è simile a quella di una donna che ha perso la dramma e la ritrova. La nota fondamentale di questa parabola è la gioia del pastore e della donna. E la gioia del Padre, degli angeli di Dio e di tutta la Chiesa non può essere che la conversione di ogni peccatore, fosse anche uno solo (Lc 15,1-10). Felice giornata.

10 - Buongiorno. A Paolo è stato dato la grazia di essere ministro di Gesù Cristo, predicatore del suo Vangelo in modo che tutti giungano alla conoscenza di Dio, alla salvezza, all'obbedienza della fede e diventino un'oblazione gradita e santificata dallo Spirito Santo. Paolo è cosciente di tutto questo e non lo nasconde. È amministratore della grazia di Dio (Rm 15,14-21). Invece, ci sono altri che gestiscono le cose di Dio per loro conto proprio. Gesù coglie un insegnamento dal comportamento dell'amministratore infedele, disonesto. I discepoli di Cristo devono imparare a farsi degli amici distribuendo le ricchezze a quelli che diventeranno intercessori e testimoni della nostra carità presso Dio (Lc 16,1-8). È importante di occuparsi delle cose materiali, ma c'è di più, un domani, un dopodomani, la vita eterna, che vale la pena di cercare e che merita migliori energie. Buona giornata.

11 - Buongiorno e buon fine settimana. Paolo, pur salutando la comunità romana richiama al mistero di Dio, al Vangelo che rivela Gesù Cristo, all'obbedienza della fede e alla glorificazione di Dio per mezzo di Gesù Cristo (Rm 16, 3-9.16.22-27). D'altra parte, Gesù esorta di essere distaccati dal denaro, a non essere avari e a fare una decisa scelta per Dio. La scelta va fatta tra il denaro che trascina il mondo e Dio, il sommo bene, il bene in assoluto. Nessuno può servire tutti e due allo stesso momento e amarli a pari passo. Gesù ci aiuta in questo orientamento quando afferma: "Non potete servire Dio e la ricchezza" (cf. Lc 16,9-15). Il denaro e ogni altro bene materiale sono solo dei mezzi per crescere nell'amore. Pensiamo però al danno del denaro. Rinchiude in una prigione dorata e soffocante. Fa' illudere la persona che lo possiede che ha tanti amici. È una illusione di fare una bella vita con il denaro. L'unica via di uscita è di fare della sobrietà e della solidarietà la legge della vita. Se non ci convertiamo a questo nuovo stile di vita, moriremo sicuramente come poveracci e nessun povero, neanche Lazzaro, ci accoglierà sulla porta del paradiso. Chi ha orecchi intenda. Buona giornata.

12 - Buongiorno nel giorno del Signore. La sapienza è un bene da amare e da cercare. Si fa trovare poiché è Dio che ne fa dono all'uomo. Come si fa' trovare, va anche in cerca di quelli che l'amano e va incontro a loro con benevolenza (Sap 6,12-16). Questa sapienza ci fa capire di non piangere sulla nostra sorte futura. Anzi, abbiamo una consolazione perché risorgeremo insieme a Cristo (1Ts 4,13-14). La stessa sapienza ci invita alla vigilanza nell'attesa di Cristo. Dobbiamo vegliare per non essere sprovvisti dell'olio nelle lampade, cioè della fede e della carità. Analizzando bene il racconto, troviamo una realtà: tutti i protagonisti della parabola hanno fallito: lo sposo ritarda, le Vergini stolte non hanno l'olio di riserva e le vergini sagge rifiutano di condividere il loro olio. C'è anche chi chiude la porta alle ritardatarie all'evento. Le dieci vergini rappresentano tutte insieme la sposa, cioè la Chiesa che attende il Signore. In essa, vi sono dei santi e dei peccatori. L'olio è l'amore. O si ama, o si muore. Per chi non ama, la porta della festa di nozze rimane chiusa (cf. Mt 25, 1-13). Ama, allora avrai la forza per vegliare e per aspettare lo Sposo. Buona e radiosa giornata.

13 - Buongiorno e buon inizio settimana. Oggi meditiamo sulla Sapienza. La Sapienza è un dono dello Spirito Santo. È un dono elargito agli uomini che cercano Dio e che hanno l'anima libera dal peccato e dal male. Quelli che governano hanno bisogno della Sapienza e della giustizia (cf. SAP 1,1-7). Il Re Salomone ha chiesto a Dio un cuore docile perchè sappia rendere giustizia al suo popolo e che sappia distinguere il male dal bene (1 Re 3,9). Perdonare sempre senza fare calcoli e senza tirarsi indietro è anche sapienza. Si perdona perché si è stati perdonati molto. Perdonare è un segno di forza e non di debolezza. Richiede umiltà, mitezza ed elasticità. Il tempo del perdono è il coraggio dell'anticipo. Bisogna sapere che il perdono non libera il passato, ma il futuro. L'esortazione di San Francesco a un frate vale anche per noi oggi: "Farai vedere negli occhi il perdono; il perdono che esce dal cuore cambia il modo di vedere le persone." Chiediamo questa grazia della vera conversione e della vera libertà. Buon proseguimento della giornata.

14 - Buongiorno per tutto il giorno. Abbiamo accolto la Parola di Dio e siamo diventati discepoli di Cristo. Siamo consapevoli di essere al servizio del Regno di Dio, al servizio dei fratelli e di eseguire solo la volontà di Dio. L'origine e il motore di ogni nostra azione è Dio. E quindi siamo tutti per lui. Siamo solo servi senza pretese, senza secondo fine, senza scopo di lucro. Ci chiama a collaborare e a dare la vita in un mondo che parla solo di guadagno e di profitto. Guidati dallo Spirito di Gesù e illuminati dalla sapienza del Vangelo, possiamo presentarci al servizio di Dio nella libertà. Attraverso i nostri piccoli gesti quotidiani, la gente può scoprire e incontrare l'amore di Dio (cf. Lc 17,7-10). Coloro che confidano in lui comprenderanno la verità, i fedeli nell'amore rimarranno presso di lui, perché grazia e misericordia sono per i suoi eletti, per quelli che l'amano (Sap 3,8-9). Buona e radiosa giornata.

15 - Buongiorno. Dio è l'unico sovrano. Tutti quelli che governano devono sapere che la vera sovranità proviene da Lui. Chi governa dev'essere dunque retto e fedele alla Parola di Dio, provveduto dalla sapienza, non arrogante né prepotente verso gli inferiori. Deve governare con giustizia. Nel governare, ricordarsi che saremo giudicati e Dio ci chiederà conto della nostra amministrazione (Sap. 6,2-12). Nel Vangelo odierno (Lc 17,11-19), vediamo l'atto di fede che salva un malato riconoscente, che rende grazie per la guarigione ricevuta. Una cosa è la guarigione e un’altra è la salvezza. Quando Dio guarisce, entra in noi come luce e come pienezza. I nove lebbrosi sono stati guariti. Hanno ritrovato la salute fisica, ma l'unico vero salvato è stato il samaritano che ha incontrato il Dio che dona la guarigione ai lebbrosi e la vita eterna a chi decide di seguirlo per sempre. In altri termini, il lebbroso non si è accontentato del dono ricevuto, ma ha cercato e incontrato il donatore. Gesù rimprovera chi non era in grado di andare oltre l'osservanza della Legge e concede la sua grazia a quello più attento a Lui che è la vera vita. Riconoscenti, lodiamo Dio che ci incontra sul nostro cammino di sofferenza per salvarci, risollevarci e inserirci nella comunità dei "santi". Buona giornata.

16 - Buongiorno. Stiamo parlando in questi giorni della Sapienza che è un dono speciale che Dio concede a quelli che l'amano. Direi, è la cosa più bella. Rinnova le età e forma gli amici di Dio e i profeti. Dire che più bella del sole e superiore alla luce è descrivere la sua eccellenza (cf. Sap. 7,22-8,1) . Oggi anche, nel Vangelo, siamo in cerca del Regno di Dio. Ci interroghiamo dove si trova e come si manifesta. Non è negli eventi straordinari o nel rincorrendo miracoli e apparizioni. Per percepirlo, ci vuole uno sguardo del cuore. Per riconoscerlo, ci vogliono occhi di fede. Si manifesta ogni giorno nella vita quotidiana, nell'attuazione della Parola di Dio, nelle iniziative di carità verso i fratelli, nella liturgia di lode e di ringraziamento,... Il Regno di Dio è in mezzo a noi. I segni sono visibili come lo spezzare il pane della pace, del perdono e della condivisione. Se saremo fedeli a questi gesti concreti, il Regno di Dio crescerà in noi (cf. Lc 17,20-25). Buon cammino e buona giornata.

17 - Buongiorno per tutto il giorno. Vivere senza Dio non è soltanto stoltezza, ma soprattutto ignoranza e mancanza di sapienza. Non riconoscere l'autore della creazione e della bellezza delle cose è anche distrazione (cf. Sap. 13,1-9; cf. Sal 18). La sapienza ci porta ad essere vigili nell'attesa della venuta del Signore. Attendere è l'infinito del verbo "amare". Il Vangelo ci dona l'esempio del tempo di Noè che entrò nell'arca e ci fu il diluvio. Purtroppo, i giorni di Noè, giorni di superficialità e di esteriorità si ripetono oggi. Dovrebbero aiutarci ad usare bene il tempo e non lasciarci trascinare da esso. C'è anche l'esempio del tempo di Lot che uscì da Sodoma e ci fu la pioggia di fuoco e di zolfo dal cielo che fece perire gli abitanti. Di fronte agli eventi terrificanti, la gente cerca di salvarsi. Ma l'unico modo di mettere la nostra vita al sicuro è di essere distaccati da essa e di donarla, come Gesù, seguendo le sue orme: Seguirlo fino in fondo fino alla croce (cf. Lc 17,26-37). Coraggio. Tenetevi pronti perché nell'ora che non immaginate viene il figlio dell'uomo. Tenevi pronti per non mancare l'incontro con un Dio che viene per abbracciarvi. Felice giornata.

18 - Buongiorno e buon fine settimana. Due eventi straordinari avvenuti con l'intervento della sapienza divina, l'esodo e la liberazione dalla schiavitù dell'Egitto, hanno rinnovato la terra e la creazione (Sap 18,14-16; 19,6-9). Il Vangelo odierno (Lc 18,1-8) ci invita alla perseveranza nella preghiera. Anche questa è sapienza. Ma chi non ha fede non può essere costante nella preghiera. Il Signore ci porta alla scuola della preghiera da una vedova, una persona che ha subito tanti torti da parte del giudice, ma che non demorde. Non si rassegna. Affronta coraggiosamente il giudice. Vuole vivere, respirare e non essere soffocata. È arrivata alla libertà e alla gioia interiore. Imitiamo la sua fede. Dobbiamo convincerci che non si prega per cambiare la volontà di Dio, ma il proprio cuore e non si prega per ottenere, ma per essere trasformati. La conclusione è che Dio esaudisce sempre le nostre preghiere compiendo le sue promesse. Confidate in Lui. Gesù, alla fine del brano evangelico ci mette in crisi, ma per rimanere sempre vigili in attesa della sua venuta: "Il Figlio dell'uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?". Buona meditazione e radiosa giornata.

19 - Buongiorno nel giorno del Signore. Dio elargisce i suoi doni alle sue creature, doni distribuiti diversamente e secondo le capacità di ciascuno per l'edificazione del Regno. Dio dà in consegna il mondo con poche istruzioni per l'uso e tanta libertà di azione. Quello che importa per lui è di fare fruttificare i talenti ricevuti, amare e coltivare la vita, prenderne cura. A quelli che hanno lavorato bene, c'è una bella promessa di entrare nel regno: "Bene, servo buono e fedele, sei stato fedele in poco, ti darò autorità su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone" (Mt 25,21.23). Quello che i servi hanno realizzato non solo rimane a loro, ma viene moltiplicato. Dio si mostra più che generoso e rilancia le persone. Questo è il bello da parte di Dio. Spinge l'uomo perché possa raggiungere la mèta. La parabola invita a non restare immobili come ha fatto l'ultimo servo, diffidente, indolente e rancoroso. In effetti, è stato bocciato perché aveva un'idea sbagliata di Dio. Il nome di Dio è AMORE. Il cuore della donna nel libro dei proverbi è grande. La donna ha un valore inestimabile, fa' gioire il cuore del marito e gli dà la felicità. Lavora e teme il Signore. Il timore di Dio è il valore più alto che si possa cercare e trovare (Prov 31,10-13.19-20.30-31). Buon cammino e buona domenica.

20 - Buongiorno e buon inizio settimana. L'allontanamento dell'alleanza, l'idolatria e l'infrazione della legge sono i peccati contro Dio. Mentre ci sono quelli che si allontanano da Dio anche nella nostra società, non manca mai chi rimane fedele fino addirittura al martirio (1Mac 1,11-16.43-45.57-67). Il Vangelo odierno (Lc 18,35-43) ci presenta un cieco bisognoso, che dipende totalmente degli altri. Spera anche un aiuto materiale da parte dei pellegrini che salgono da Gerico a Gerusalemme. Alcuni lo considerano come un peccatore e quindi lo guardano male. Era il pensiero del tempo. Ma Dio è vicino a chi soffre, a chi grida verso di Lui per chiedere aiuto. Gli viene subito incontro. La scena si presenta così: Gesù passa, c'è rumore della folla che il cieco percepisce. Non ci vede, ma ha allenato bene l'udito. Si informa e riceve la risposta: è Gesù che passa. Il suo grido è un grido di fede: "Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me". La missione della Chiesa è di dire a tutti i ciechi del nostro tempo che Gesù passa sempre. Ma c'è chi zittisce chi pone la domanda su Gesù ritenendo la fede come un affare privato. Gridando a Gesù ci guarisce come il cieco-mendicate di Gerico. Lo guarisce prima come uomo e poi come cieco. Lo guarisce dentro con una voce che sembra una carezza. Il cieco si sente chiamato per diventare discepolo di Gesù. Gesù l'ha fatto uscire dalla sua tana di umiliazione e di vergogna. Si sentiva ultimo e solo. Ora, riscopre la sua dignità, anzi, è rivestito di dignità e segue Gesù lodando Dio. La Parola di Gesù rivolta al cieco ha aperto anche il cuore di tutti. La liberazione non è individuale quando frequentiamo la comunità. La gioia di uno è contagiosa e diventa la gioia di tutta la comunità. Gioite nel Signore. Buona giornata.

21 - Buongiorno per tutto il giorno. Eleazaro di cui si parla nel libro dei maccabei è una figura rispettosa di anziano che ispira degnità. Conclude la sua vita terrena con fierezza e limpidezza di comportamento. Era così fedele a Dio e trasparente nella vita che non ha voluto commettere un peccato anche in apparenza. Che uomo di Dio! Il suo ideale era di dare alla gioventù un esempio di fedeltà e di coerenza nella fede. Lo scandalo per lui sarebbe peggiore della morte (2Mac 6,18-31). Il Vangelo odierno ci mostra la misericordia di Dio verso Zaccheo. Costui è chiamato da Gesù che si fa' suo ospite. Con un banchetto offerto, Zaccheo manifesta la sua disponibilità e la gioia di essere salvato. Uomo trasformato di dentro, la sua vocazione diventa conversione, impegno di vita nuova e riparazione del male compiuto, del torto causato agli altri. Ecco il miracolo che Gesù ha compiuto in quell’uomo ricco e capo dei pubblicani (Lc 19,1-10). Oggi, se sentiamo la voce di Gesù che ci chiama, scendiamo dal nostro sicomoro per gioire alla sua presenza. Buona giornata.

A questa meditazione di oggi, aggiungiamo questa della memoria della presentazione di Maria (21 novembre). Il Vangelo è Mt 21,46-50).

Il Vangelo odierno ci parla dei legami. I legami di sangue sono importanti ma non esclusivi. Tale situazione, Gesù l'ha patita a Nàzaret. Quello che dobbiamo sapere è che la famiglia non è una gabbia se ci lasciamo ispirare dal Vangelo. Gesù ci fa capire che il legame della fede è più profondo di quello del sangue perché è eterno. Si diventa un familiare e discepolo di Gesù "facendo la volontà del Padre che è nei cieli". L'hanno capito Santa Maria e San Giuseppe nella loro vita. La Madonna è diventata un punto di riferimento per la Chiesa dopo l'evento di Pentecoste. Gesù sarà Lui il centro di una buona famiglia fondata sulla Parola di Dio e invita tutti a metterla in pratica per essere felici e beati. Nella Chiesa e nei vari momenti, tanti hanno sperimentato un'intensità di relazione fraterna con obiettivi superiori ai legami o vincoli di sangue. Che bella esperienza scoprire un'altra dimensione sublime che ci eleva e ci conduce in una vera libertà di vita ritrovata e rifatta! Rallegriamoci nel Signore che con la sua vita ci ha aperto l'autostrada della vita. Buona giornata.

22 - Buongiorno. Quando qualcuno ha fede e ha posto la sua speranza in Dio, anche le dure prove diventano sopportabili. Così è capitato alla madre di sette figli che ha sopportato serenamente la tortura e la morte dei suoi figli, avendo posto la sua speranza solo in Dio. Donna forte, sostiene e incoraggia i figli nella loro fedeltà eroica. Quello che orientava e sosteneva la loro convinzione è che c'è una nuova vita a cui parteciperà tutta la famiglia (2Mac 7,1.20-31). Il vangelo odierno, a differenza di Matteo che parla di diversi talenti e di tre servi, Luca presenta dieci servi a ciascuno dei quali è affidata una moneta d'oro, equivalente al salario di tre anni di lavoro. L'uomo che si allontana per un viaggio è Gesù che sta partendo per il Cielo. Ritornerà alla fine del mondo rivestito di gloria. Nel tempo della sua assenza, egli affida i suoi beni ai servi affinché li facciano fruttare. Tornerà come aveva promesso e chiederà conto del Vangelo. Come premio del loro servizio, i discepoli fedeli e coraggiosi parteciperanno alla festa. Il tempo di fruttificare i talenti è il tempo della missione che segna la vita della Chiesa. Il servo indolente è dominato dal sospetto, da opinioni negative su Dio. Per liberare la gente dalla paura e dalla diffidenza, Gesù rivela non un dio padrone, ma un Dio Padre, pronto a mettere in gioco il suo Figlio. La moneta consegnata a ciascuno è la vita da impiegare seminando solo amore e vita (Cf. Lc 19,11-28). Auguro a tutti di avere una sola lingua da parlare: l'Amore. Aggiungendo un po' di musica, la vita diventa più bella e dolce. Buona festa ai musicisti e tanti auguri alle Cecilia. Radiosa giornata.

23 - Buongiorno per tutto il giorno. Gli uomini integri sono sempre decisi. Mattatia, con il suo zelo per Dio e per la sua legge, non intende servire il Re né offrire un sacrificio illecito. Non vuole neanche passare tra il numero degli amici del Re, abbandonando la religione dei padri. Con i suoi figli e i suoi fratelli, intende camminare nell'alleanza (1Mac 2,15-29). L'indignazione di Mattatia può essere paragonabile alla delusione di Gesù. Piange sulla città di Gerusalemme, città dal cuore indurito, per il rifiuto della salvezza; non ha riconosciuto il tempo, il momento della visita di Dio; il suo amore è stato respinto. Ma c'è un tempio da ricomporre: quello del proprio cuore (Lc 19,41-44). Convertiamoci. Buona e serena giornata.

24 - Buongiorno per tutto il giorno. Le letture odierne parlano della purificazione del tempio. La profanazione che aveva subito è finita. Il tempio è il segno della presenza di Dio, della sua alleanza e della fedeltà contro l'idolatria (1 Mac 4,36-37.52-59). Nel Vangelo, dopo aver pianto su Gerusalemme, il Signore Gesù entra nel tempio e scaccia in malo modo quanti vi facevano affari (Lc 19,45-48). Tale mercato era gestito dai farisei e dai capi dei sacerdoti. Avevano tanti interessi che difendevano a tutti i costi. Oggi Gesù afferma a tutti: "La mia casa sarà casa di preghiera" (Lc 19,46; cf. Is 56, 7; Ger 7, 11) e contesta l'idea di affari nella casa di Dio, suo Padre. Gesù ha voluto restaurare il tempio nella sua prima vocazione: nutrire le anime dei fedeli. La vera preghiera nel tempio filtra le vere necessità dalle false necessità. La fede non si compra e non si vende. Se si purifica il tempio, i cuori saranno disposti, anzi, pronti ad accogliere i poveri. La gloria di Dio nel tempio è l'uomo vivente, liberato. Il resto è solo decorativo. Perciò, bisogna passare dalla bellezza dei muri alla bellezza dei cuori dei credenti, alla santità dei loro volti. Auguri a tutti quelli che amano veramente la Chiesa di Dio.  Buona giornata.

25 - Buongiorno e buon fine settimana. Il primo libro dei maccabei riporta che il Re Antioco, nemico dei timorati di Dio, muore male, nella tristezza a causa della sua empietà e cattiveria. Non aveva rispetto né di Dio né del suo tempio. In effetti, aveva riempito il tempio di idolatria (1Mac 6,1-13). Nei versetti 12-13 riconosce il male che aveva fatto. Pensiamo alla nostra fine su questa terra. Il Vangelo odierno (Lc 20, 27-40) ci invita a una vita non legata alla materialità. I sadducei raccontano una storia di una donna sette volte vedova, ma mai madre. Questa donna pare un oggetto passato di mano in mano dei fratelli. Il linguaggio usato dai sadducei è volgare; non è di tutto rispetto per una possibile madre. Rispondendo alla trappola tesa a Gesù, costui dice che lo Spirito non prende né moglie né marito e non si rigenera in altri spiriti. Tuttavia l'amore rimane per sempre. Noi che abbiamo fatica di amare, ci sarà dato di amare alla fine con il cuore di Dio. Dio è vivo e noi saremo immortali in Lui. Non abbiate paura.  Buona giornata.

26 - Buongiorno nella solennità di Cristo Re dell'universo. La sua regalità è misteriosa e silenziosa. Si costruisce ogni giorno con la grazia che libera dalla schiavitù del peccato e unisce quelli che aderiscono a Lui. L'origine della sua regalità è sulla croce e non nella potenza umana. Nel suo regno contano solo l'obbedienza a Dio e l'amore a suo riguardo e verso i fratelli. Il vangelo odierno parla del giudizio universale esercitato dal Re che giudica gli uomini con giustizia in base alla legge dell'amore. Chi l'ha compiuta è degno di essere "benedetto" e di entrare nella gioia del Signore (del Regno). Gesù stabilisce una comunione profonda con l'umanità e in particolare quella ferita. L'azione degli uomini di bene dice la loro verità. "Quello che avete fatto a uno dei piccoli fratelli, l'avete fatto anche a me". Dio è visibile e presente nei piccoli e nei poveri, negli emarginati e negli stranieri, nell'ammalato e nel prigioniero (cf. Mt 25,31-46). Queste categorie deboli sono per Lui suoi fratelli da identificare sempre e da scoprire sul nostro cammino di vita. Dio è Pastore e il Giudice del suo popolo (cf. Ez 34,11-12.15-17). È Re. Regni su di noi. Buona e felice domenica.

27 - Buongiorno e buon inizio settimana. Nella prima lettura, abbiamo un modo  per vivere liberi e fedeli nella società moderna. Daniele, insieme a tre altri giovani israeliti sono alla corte del re Nabuchodonosor, ma non abbandonano la loro fedeltà a Dio e vigilano per non essere contaminati. Dio non li lascia soli nella lotta contro il paganesimo. Anzi, li aiuta a conservarsi puri dalla regalità contraria alla regalità autentica, quella di Dio (Dn 1,1-6.8-20). Nel Vangelo odierno (Lc 21,1-4), Gesù ammira la fede e l'offerta di una povera vedova, maestra di una vita spirituale autentica che è in contrasto alla spiritualità dei così detti sapienti, Dottori della Legge, i teologi di Israele. Il loro comportamento era solo per farsi vedere: passeggiano con lunghe vesti, cercano i primi posti e sono avidi di beni (cf. Lc 20,45-47; Mt 23,5-7; Mc 12,38-40). Queste azioni degli scribi e dei farisei sono descritte nel Vangelo con i verbi che, spesso, Gesù rifiuta: apparire, salire, comandare, avere. Il vangelo odierno riporta l'offerta fatta dalla gente nel tempio. Gesù osserva e parla di "come" e non del "quanto". Gesù fa notare che la quantità è solo illusione. Conta quanto peso di vita c'è dentro nel cuore, nelle lacrime, nella sofferenza sopportata, nella speranza e nella fede. "Dio ama chi dona con gioia" (2Cor 9,7), chi libera il suo cuore per fidarsi solo di Dio. La povertà e la semplicità per Dio sono una grande ricchezza. Imitiamo questa vedova che nella sua miseria ha dato tutto quello che aveva per vivere (cf. Lc 21,4b). Buona giornata.

28 - Buongiorno per tutto il giorno. Daniele, avendo avuto la sapienza e l'intelligenza da Dio, vede una serie di regni raffigurati. Rivela e spiega al re Nabucodonosor quello che ha osservato nella statua che si trovava davanti a lui. Tutti i regni crolleranno, ma sussisterà per sempre il regno di Dio (Dn 2,31-45). Nel vangelo odierno, Gesù parla della perseveranza e della vigilanza. L'annuncio della distruzione del tempio di Gerusalemme dona a Gesù l'occasione di confidare ai discepoli quello che può capitare: l'inganno, le tentazioni, la persecuzione,... E prosegue dicendo che vi saranno terremoti, carestia, pestilenza, guerre, catastrofi, fatti terrificanti e i segni dal cielo che non preludono alla fine di tutto, né sono segni premonitori della fine del mondo (cf. Lc 21,5-11). Bisogna soltanto essere sempre pronti, vivere bene ogni giorno come se fosse l'unico e l'ultimo giorno. Non lasciamoci ingannare né distrarre o ancora cadere nell'ammirazione delle cose create, destinate a finire un giorno. Passano le cose di questo mondo (cf. 1Cor 7,31). Che Dio ci dia la forza interiore per resistere ad ogni evenienza e la grazia di essere saldi nella fede. Buona giornata.

29 - Buongiorno. La storia è nelle mani di Dio, unico Signore. Il profeta Daniele rivela anche a Baldassar, figlio del re Nabucodonosor, riguarda lui e il suo regno (cf. Dn 5,1-6.13-14.16-17.23-28). Al re dal cuore superbo con la pretesa di innalzarsi contro il Signore, a colui che pratica l'idolatria, c'è un avvertimento per lui: non può sussistere davanti a Dio neanche il suo regno. La finale della lettura odierna è significativa:" Dio ha computato il tuo regno ed egli ha posto fine. Tu sei stato pesato sulle bilance e sei stato trovato mancante. Il tuo regno è diviso e dato ai Medi e ai Persiani" (Dn 5,25-28).  Noi, siamo discepoli di Cristo perché abbiamo aderito totalmente a Lui. Con la fede, sperimentiamo la presenza di Dio nella nostra vita. Ma ci sono delle prove e la persecuzione. I discepoli di Cristo sono sempre così sotto tiro. Quale è l'atteggiamento del discepolo di Gesù Cristo in periodo drammatico della persecuzione? Per trovare la salvezza, ci vuole la perseveranza nella testimonianza. Non deve temere nulla perché il Signore lo sostiene e lo fortifica (cf. Lc 21,12-19). Coraggio e perseveranza in questa vita. Oggi, ci serve il coraggio dei martiri per sentirci veramente liberi. Buona e radiosa giornata.

30 - Buongiorno per tutto il giorno. Ogni uomo è chiamato a credere e ad affidarsi alla volontà redentrice di Dio. La salvezza proviene dalla fede in Gesù Cristo risorto dai morti (cf. Rm 10,9-18). Oggi è la festa di San Andrea apostolo, fratello di Simon Pietro. Con la loro chiamata, inizia la raccolta dei primi discepoli attorno a Gesù. Sono pescatori che dal mare di Galilea diventeranno "pescatori di uomini". Andrea in particolare è stato sedotto dalla voce dolce di Gesù e dal suo sguardo penetrante. Infatti, darà la sua piena disponibilità a Gesù e grazie al suo sostegno (aiuto) raccoglierà con la rete del Vangelo donne e uomini nel mondo. Originario di Betsaida, già discepolo di Giovanni Battista, Andrea che festeggiamo oggi è tra i primi discepoli che incontreranno Gesù (Mt 4,18-22) e con un amico passeranno un intero pomeriggio in sua compagnia (cf. Gv 1,39). Sarà lui a condurre il fratello Simon Pietro davanti a Gesù. Il bello della chiamata dei primi discepoli è la loro libertà per aderire a Gesù. "Lasciate le reti, lo seguirono... lasciarono la barca e il padre e lo seguirono" (Mt 4,20.22). La prontezza caratterizza i primi discepoli. Forse la lotta è stata quella di lasciare loro stessi, una fatica però rigenerante. Ognuno di noi ha conosciuto e incontrato Gesù perché qualche "Andrea" glielo ha indicato. È il miracolo quotidiano d'attrazione che continua da due mila anni. Chiamata, ascolto, obbedienza, sequela, testimonianza e missione sono le tappe importanti di un vero discepolato. Buon cammino e buon onomastico agli Andrea.

 

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