APRILE

 

1 - Buongiorno e buon inizio settimana. La morte e la risurrezione di Gesù erano iscritte nel disegno di Dio. Gli apostoli ne sono testimoni (At 2,14.22-32). La testimonianza delle donne nella cultura ebraica era tenuta poco attendibile. Appariva più attendibile quella delle guardie del sepolcro pur corrotte dai farisei. Eppure le donne hanno testimoniato. All'annunzio che Gesù è risorto, due sentimenti abitano le donne: il timore e la gioia. Non devono temere nulla. Il loro compito è di annunciare Cristo risorto e di raccogliere i discepoli di Cristo là dov'è partito il cammino del Vangelo, cioè, la Galilea. Innamorati di Cristo e del suo vangelo, saranno le prime a dire che Cristo è risorto (cf. Mt 28,8-15). Grazie a loro, da una tomba vuota si sono mossi i primi passi della fede nel Cristo risorto. Notiamo questo fatto: lungo la storia degli uomini, la minaccia e la corruzione hanno cercato di fare tacere la Verità del Vangelo. Ma ci sarà sempre qualche donna pronta a fare vincere il timore con l'Amore. Grazie e onore alle donne di oggi che annunceranno, con la loro vita e senza paura, la gioia pasquale e la pace di Cristo risorto. Buona giornata.

2 - Buongiorno. Nell'ottava di Pasqua, Pietro proclama la risurrezione di Gesù. Il suo insegnamento scuote i cuori sicché ognuno chiede quello che deve fare. Ci vuole una vera conversazione (At 2,36-41). Il Vangelo odierno ci presenta una fedelissima discepola del Signore in cerca del suo Maestro. Maria Maddalena è inconsolabile, sconfortata, provata. Piange di disperazione perché non riesce a trovare il corpo morto del suo Signore. I suoi occhi sono pesanti che non si accorge della presenza del Signore, che Lui cammina accanto a lei. È rimasta al venerdì santo. Il suo cuore è ancora chiuso, non libero. Ci vuole una luce per lasciarsi plasmare dalla Parola di Dio. Ci vuole una voce che chiama per ritrovare la sua identità e credere nel sepolcro vuoto. Maria si ricrede, risorge ed è spinta oltre il sepolcro. Vede e riconosce Gesù risorto da morte. La voce di Gesù ricrea, libera e rinnova Maria; la toglie dall'isola dove si era chiusa e le dà la forza di iniziare un nuovo cammino di vita verso la vera libertà permettendole di ritrovare il punto di riferimento e di respirare ancora l'aria di Dio (cf. Gv 20,11-18). Non smettiamo di cercare il Signore. Buona giornata.

3 - Buongiorno per tutto il giorno. La grazia e la forza vengono dal Signore. Gli apostoli sono strumenti di questa grazia e testimoni di questa forza. Nel nome di Gesù Cristo risorto, fanno camminare uno storpio che, avendo capito il senso del miracolo, cambia vita e passa da una vita di mendicante a una vita di lode a Dio. In effetti, entra nel tempio con gli apostoli, lodando Dio (At 3,1-10). Nel Vangelo, il miracolo di Gesù Cristo risorto per i suoi discepoli è stato di far fare a loro una esperienza particolare sul cammino di Emmaus dopo una esperienza fallimentare con Lui. Con la morte di Gesù, sembrava tutto finito. Morto il loro eroe, hanno provato tristezza, delusione, angoscia e morte nel cuore. Quando tutto sembra buio, tenebra, una luce appare e una speranza fa rinascere tutto. Ed ecco uno sconosciuto che si rivelerà attraverso due segni, caratteristici della celebrazione eucaristica: l'ascolto della Parola di Dio e lo spezzare il Pane. Gesù ha fretta di raggiungerci. Rallenta il passo purché si cammini. Si adegua al ritmo di una umanità che sembra aver perduto l'orientamento. "Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi?" (Lc 24,17). Non hanno capito il mistero della Croce. Anzi, l'hanno rifiutata perché è parsa per loro come una sconfitta. Gesù si pone in umile ascolto, illumina piano piano le loro penombre, dà senso ai loro non sensi e accetta l'invito di rimanere anche a cena con loro. Dopo il gesto significativo, lo riconoscono nello spezzare il pane, scompare alla loro vista, ma non è assente. Dal giorno di Pasqua vive dentro ogni cuore. I discepoli diranno: "non ci ardeva forse in noi il nostro cuore mentre ci spiegava le Scritture?" (Lc 24,32). Il loro fuoco era spento e Gesù lo riaccende. Li rigenera come discepoli (Lc 24,13-35). Passare la fede, non è comunicare nozioni, ma accendere luci e contagiare la vita. Cammini con noi, Signore; Parlaci cuore a cuore, Signore; resta con noi, Signore e spezza ancora il pane per noi.  Buona e felice giornata.

4 - Buongiorno. Ascoltiamo la catechesi di Pietro sulla risurrezione di Gesù Cristo. Cristo è risorto. È una certezza. Senza attenuazione, Pietro condanna tutti quelli che si sono resi responsabili della morte di Gesù (At 3,13-17), ma che Dio ha innalzato, esaltato e glorificato (cf. At 3,15.26). Gli apostoli ne sono testimoni (Lc 24,48). Lo storpio ne è il segno (At 3,12). Pietro, nel suo discorso al popolo, invita tutti al pentimento, alla conversione, al cambiamento di vita per ricevere grazia, perdono dei peccati e consolazione (At 3,19-20). Si. Cristo è risorto. I discepoli di Emmaus che erano delusi, paurosi ci ricredono dopo lo spezzare il pane davanti a loro. Senza indugio, vanno ad annunciare la buona notizia ai discepoli di Gerusalemme. Gesù conferma la sua risurrezione con il saluto di pace, saluto del risorto e con la sua presenza in mezzo ai suoi (Lc 24,36-43). Non è un fantasma. È il Signore e Messia. Disse: "sono io. Toccatemi, guardate" (Lc 24,39-40). È il Cristo simile a Gesù trasformato sul Tabor. Ai discepoli è chiesto di credere (Lc 24,46-47). Ma Una nuova missione spetta al risorto, quella di recuperare gli amici della prima ora che l'avevano abbandonato e quanti oggi continuano a tradirlo e a lasciarlo solo. Gesù è con noi e cammina con noi. Abbiamo fiducia di  risorgere sempre con Lui. Buona e felice giornata.

5 - Buongiorno per tutto il giorno. La testimonianza dei discepoli di Gesù nella sua risurrezione continua. L'annuncio della risurrezione irrita i capi del popolo. Anche nelle catene, Pietro e Giovanni non smettono di dare la loro testimonianza forte di Gesù risorto. Nel suo nome, lo storpio è stato risanato (At 4,1-12). Nel Vangelo, vediamo come una delusione da parte degli apostoli che pensano tornare al loro mestiere di prima. Ne sentono il bisogno per consolarsi, tanto per passare tempo, una sorta di fuga. Quando tutto sembra buio, c'è una luce. Quando c'è un vuoto, qualcuno viene per colmare il vuoto. In questo caso, Gesù. I discepoli hanno faticato tutta la notte. Gesù li raggiunge. È venuto apposta per loro. Si fa' prossimo. L'incontro è di incoraggiarli e motivarli. Alla presenza di Gesù Cristo risorto e sulla sua Parola, tutto cambia. La pesca da sterile che era diventa miracolosa, copiosa. C'è lo stupore, ma anche un'altra sorpresa. Ha preparato una mensa per i suoi (Gv 21,1-14). Gesù ci aspetta sempre alla fine di ogni nostra fuga, di ogni nostra notte, di ogni nostro fallimento per riaffermare la sua potenza e la sua gloria in noi e nella nostra vita. Da soli, non possiamo nulla. Possiamo avere tutte le teorie e tecniche della pesca, dell'evangelizzazione, ma senza Gesù, la nostra pastorale e la nostra missione non può fruttificare. I risultati saranno alla misura delle nostre pretese, della forza solo fisica e forse mentale. In ogni circostanza, Gesù non ci abbandona mai. Abbiate fiducia in Lui e nella sua presenza. Buona giornata.

 

 

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