APRILE

 

1 - Buongiorno e buon inizio settimana. La morte e la risurrezione di Gesù erano iscritte nel disegno di Dio. Gli apostoli ne sono testimoni (At 2,14.22-32). La testimonianza delle donne nella cultura ebraica era tenuta poco attendibile. Appariva più attendibile quella delle guardie del sepolcro pur corrotte dai farisei. Eppure le donne hanno testimoniato. All'annunzio che Gesù è risorto, due sentimenti abitano le donne: il timore e la gioia. Non devono temere nulla. Il loro compito è di annunciare Cristo risorto e di raccogliere i discepoli di Cristo là dov'è partito il cammino del Vangelo, cioè, la Galilea. Innamorati di Cristo e del suo vangelo, saranno le prime a dire che Cristo è risorto (cf. Mt 28,8-15). Grazie a loro, da una tomba vuota si sono mossi i primi passi della fede nel Cristo risorto. Notiamo questo fatto: lungo la storia degli uomini, la minaccia e la corruzione hanno cercato di fare tacere la Verità del Vangelo. Ma ci sarà sempre qualche donna pronta a fare vincere il timore con l'Amore. Grazie e onore alle donne di oggi che annunceranno, con la loro vita e senza paura, la gioia pasquale e la pace di Cristo risorto. Buona giornata.

2 - Buongiorno. Nell'ottava di Pasqua, Pietro proclama la risurrezione di Gesù. Il suo insegnamento scuote i cuori sicché ognuno chiede quello che deve fare. Ci vuole una vera conversazione (At 2,36-41). Il Vangelo odierno ci presenta una fedelissima discepola del Signore in cerca del suo Maestro. Maria Maddalena è inconsolabile, sconfortata, provata. Piange di disperazione perché non riesce a trovare il corpo morto del suo Signore. I suoi occhi sono pesanti che non si accorge della presenza del Signore, che Lui cammina accanto a lei. È rimasta al venerdì santo. Il suo cuore è ancora chiuso, non libero. Ci vuole una luce per lasciarsi plasmare dalla Parola di Dio. Ci vuole una voce che chiama per ritrovare la sua identità e credere nel sepolcro vuoto. Maria si ricrede, risorge ed è spinta oltre il sepolcro. Vede e riconosce Gesù risorto da morte. La voce di Gesù ricrea, libera e rinnova Maria; la toglie dall'isola dove si era chiusa e le dà la forza di iniziare un nuovo cammino di vita verso la vera libertà permettendole di ritrovare il punto di riferimento e di respirare ancora l'aria di Dio (cf. Gv 20,11-18). Non smettiamo di cercare il Signore. Buona giornata.

3 - Buongiorno per tutto il giorno. La grazia e la forza vengono dal Signore. Gli apostoli sono strumenti di questa grazia e testimoni di questa forza. Nel nome di Gesù Cristo risorto, fanno camminare uno storpio che, avendo capito il senso del miracolo, cambia vita e passa da una vita di mendicante a una vita di lode a Dio. In effetti, entra nel tempio con gli apostoli, lodando Dio (At 3,1-10). Nel Vangelo, il miracolo di Gesù Cristo risorto per i suoi discepoli è stato di far fare a loro una esperienza particolare sul cammino di Emmaus dopo una esperienza fallimentare con Lui. Con la morte di Gesù, sembrava tutto finito. Morto il loro eroe, hanno provato tristezza, delusione, angoscia e morte nel cuore. Quando tutto sembra buio, tenebra, una luce appare e una speranza fa rinascere tutto. Ed ecco uno sconosciuto che si rivelerà attraverso due segni, caratteristici della celebrazione eucaristica: l'ascolto della Parola di Dio e lo spezzare il Pane. Gesù ha fretta di raggiungerci. Rallenta il passo purché si cammini. Si adegua al ritmo di una umanità che sembra aver perduto l'orientamento. "Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi?" (Lc 24,17). Non hanno capito il mistero della Croce. Anzi, l'hanno rifiutata perché è parsa per loro come una sconfitta. Gesù si pone in umile ascolto, illumina piano piano le loro penombre, dà senso ai loro non sensi e accetta l'invito di rimanere anche a cena con loro. Dopo il gesto significativo, lo riconoscono nello spezzare il pane, scompare alla loro vista, ma non è assente. Dal giorno di Pasqua vive dentro ogni cuore. I discepoli diranno: "non ci ardeva forse in noi il nostro cuore mentre ci spiegava le Scritture?" (Lc 24,32). Il loro fuoco era spento e Gesù lo riaccende. Li rigenera come discepoli (Lc 24,13-35). Passare la fede, non è comunicare nozioni, ma accendere luci e contagiare la vita. Cammini con noi, Signore; Parlaci cuore a cuore, Signore; resta con noi, Signore e spezza ancora il pane per noi.  Buona e felice giornata.

4 - Buongiorno. Ascoltiamo la catechesi di Pietro sulla risurrezione di Gesù Cristo. Cristo è risorto. È una certezza. Senza attenuazione, Pietro condanna tutti quelli che si sono resi responsabili della morte di Gesù (At 3,13-17), ma che Dio ha innalzato, esaltato e glorificato (cf. At 3,15.26). Gli apostoli ne sono testimoni (Lc 24,48). Lo storpio ne è il segno (At 3,12). Pietro, nel suo discorso al popolo, invita tutti al pentimento, alla conversione, al cambiamento di vita per ricevere grazia, perdono dei peccati e consolazione (At 3,19-20). Si. Cristo è risorto. I discepoli di Emmaus che erano delusi, paurosi ci ricredono dopo lo spezzare il pane davanti a loro. Senza indugio, vanno ad annunciare la buona notizia ai discepoli di Gerusalemme. Gesù conferma la sua risurrezione con il saluto di pace, saluto del risorto e con la sua presenza in mezzo ai suoi (Lc 24,36-43). Non è un fantasma. È il Signore e Messia. Disse: "sono io. Toccatemi, guardate" (Lc 24,39-40). È il Cristo simile a Gesù trasformato sul Tabor. Ai discepoli è chiesto di credere (Lc 24,46-47). Ma Una nuova missione spetta al risorto, quella di recuperare gli amici della prima ora che l'avevano abbandonato e quanti oggi continuano a tradirlo e a lasciarlo solo. Gesù è con noi e cammina con noi. Abbiamo fiducia di  risorgere sempre con Lui. Buona e felice giornata.

5 - Buongiorno per tutto il giorno. La testimonianza dei discepoli di Gesù nella sua risurrezione continua. L'annuncio della risurrezione irrita i capi del popolo. Anche nelle catene, Pietro e Giovanni non smettono di dare la loro testimonianza forte di Gesù risorto. Nel suo nome, lo storpio è stato risanato (At 4,1-12). Nel Vangelo, vediamo come una delusione da parte degli apostoli che pensano tornare al loro mestiere di prima. Ne sentono il bisogno per consolarsi, tanto per passare tempo, una sorta di fuga. Quando tutto sembra buio, c'è una luce. Quando c'è un vuoto, qualcuno viene per colmare il vuoto. In questo caso, Gesù. I discepoli hanno faticato tutta la notte. Gesù li raggiunge. È venuto apposta per loro. Si fa' prossimo. L'incontro è di incoraggiarli e motivarli. Alla presenza di Gesù Cristo risorto e sulla sua Parola, tutto cambia. La pesca da sterile che era diventa miracolosa, copiosa. C'è lo stupore, ma anche un'altra sorpresa. Ha preparato una mensa per i suoi (Gv 21,1-14). Gesù ci aspetta sempre alla fine di ogni nostra fuga, di ogni nostra notte, di ogni nostro fallimento per riaffermare la sua potenza e la sua gloria in noi e nella nostra vita. Da soli, non possiamo nulla. Possiamo avere tutte le teorie e tecniche della pesca, dell'evangelizzazione, ma senza Gesù, la nostra pastorale e la nostra missione non può fruttificare. I risultati saranno alla misura delle nostre pretese, della forza solo fisica e forse mentale. In ogni circostanza, Gesù non ci abbandona mai. Abbiate fiducia in Lui e nella sua presenza. Buona giornata.

6 - Buongiorno e buon fine settimana. Nessuno distoglie lo sguardo degli apostoli dall'essenziale. Nessuna intimidazione rallenta la loro testimonianza. La minaccia non conta dal momento che hanno fatto l'esperienza del Signore risorto. Pietro e Giovanni predicano senza paura, con franchezza. Dicono ad alta voce: "Non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato" (At 4,19). Il nostro mondo di oggi è pieno di tranelli da cui bisogna liberarlo. L'evento pasquale apre a nuovi orizzonti anche se le donne fanno fatica a convincere gli apostoli di una novità sconvolgente. Cristo risorto ricrea i suoi. Richiama all'esistenza i discepoli impauriti e confusi con alcune donne determinate, capaci di pensare in grande. Gesù li confermerà con il messaggio della risurrezione destinato a tutto il mondo per suscitare nuovi discepoli (cf. Mc 16,9-15). Questo non si farà solo con le parole, ma anche e soprattutto per attrazione. Buona giornata.

7 - Buongiorno nella domenica della divina misericordia. Cristo risorto viene incontro ai suoi discepoli che hanno paura, rinchiusi nel Cenacolo, nascosti in un luogo per non essere condannati come il loro Maestro. Nonostante l'annuncio della sua risurrezione da Maria di Magdala, non sono rassicurati. Sorge però una luce, una sorpresa. Gesù venne, stette in mezzo e disse loro: "Pace a voi". Gesù comunica loro una forza interiore che libera dalla paura e dai dubbi. In questa ottica, Gesù invita tutti a credere in Lui. Il dialogo di Gesù Cristo con l'apostolo Tommaso è una lezione per noi. Tommaso rappresenta ogni persona "indipendente" che interroga e che ci tiene al vedere, al capire, al toccare, al provare per credere. Rappresenta la persona che vuole fare la propria esperienza e non crede alle parole o testimonianze degli altri (cf.Gv 20,25). Il suo atteggiamento di prendere un po' di distanza e di credere subito al contatto con il Signore, ci aiuta al discernimento per aderire con consapevolezza. Gesù è venuto anche per Tommaso otto giorni dopo l'apparizione ai dieci discepoli per togliere in lui il dubbio, confermarlo tra il gruppo degli apostoli, per fargli condividere gli stessi benefici concessi a tutti gli apostoli e il mandato affidato a loro. Tommaso è stato un grande apostolo perché ha professato davanti agli altri la sua fede nel Cristo risorto. Il "Mio Signore e Mio Dio" non è possessivo, ma un impegno a seguirlo fino in fondo. "Beati quelli che crederanno senza aver visto". Questa è l'esperienza dei credenti della Chiesa oggi e quelli di domani chiamati ad aderire a Cristo risorto, ad avere un cuore solo e una sola anima, a rinnovarsi, a condividere i loro beni con gli altri (At 2,32-35), ad osservare i comandamenti di Dio e a vivere come suoi figli (1Gv 5,1-6). Buona domenica.

8 - Buongiorno nel giorno del Signore. Oggi è la domenica della misericordia divina, misericordia che si manifesta nella liturgia. Dio va incontro alla debolezza umana, infonde nell'uomo il suo Spirito e lo manda nel mondo. Turbato, Gesù lo rafforza con il dono dello Spirito Santo. Poi, continua affidando a lui, - che rappresenta nel racconto odierno i discepoli deboli e fragili, - un ministero importante della riconciliazione tra Dio e gli uomini, ministero della remissione dei peccati (cf. Gv 20, 22-23). Questa è la tenerezza di Dio, il suo amore infinito, la sua identità essenziale. Dio è amore e perdono, rispettoso della libertà dell'uomo. In effetti, rispettata la fatica e i dubbi delle persone e rispettati anche i tempi di ciascuno. Da lì, si propone e si rivela. La gente scopre la sua persona nella quale tutti, professano a nome di Gesù, la loro fede. Questa è la risposta permanente della vita nella Chiesa. Gesù invita a credere nonostante la storia sconfortante e di fallimento dei discepoli. Le porte sono chiuse, sì. Gesù entra in casa e non accusa nessuno, ma viene per ciascuno dei discepoli. Pronuncia la parola che salva: "Pace a voi" (Gv 20,26). Non abbandona nessuno, ma si ripropone e si riconsegna nelle mani di quanti non hanno capito nulla per liberarli. Apriamo le porte del cuore e come Tommaso professiamo Dio con umiltà: "Mio Signore e mio Dio" (Gv 20,28). L'esperienza non conta più, ma il credere ci basta (Gv 20,29). Questa fede ci accompagnerà sempre nella Chiesa. Buon cammino e felice domenica.

Oggi è la solennità dell'annunciazione del Signore. L'angelo di Dio fu mandato presso Maria, una vergine promessa sposa a Giuseppe. In questa solennità, celebriamo l'amore di Dio per l'umanità e la sua gratuità (cf. Is 7,14). Nello stesso momento, celebriamo la fede di Maria e l'opera dello Spirito Santo. All'annuncio dell'Angelo, il Verbo di Dio si fa' carne nel grembo della Vergine Maria. Lei l'accoglie nella fede e lo concepisce con ineffabile amore. Obbediente, accettando la missione proposta dall'angelo di Dio, Maria compie la volontà del Padre come Gesù lo farà con l'incarnazione (cf. Eb 10,7). L'angelo ha bussato al cuore di Maria perché il seme cadesse in una "buona terra". Con il saluto, l'angelo l'aveva già predisposto ad accettare la collaborazione al progetto di Dio. Maria deve aprirsi alla gioia perché è "piena di grazia". Dio si è innamorato di lei, l'amata di sempre e per sempre (cf. Lc 1,26-38). La vocazione di ogni cristiano è analoga a quella di Maria. Dio continua a sollecitare un posto nel cuore di ogni credente. Come Maria, sii anche tu grembo di Dio e cerca di generarlo al mondo. Buona e felice giornata.

9 - Buongiorno. Nel Vangelo odierno, abbiamo il dialogo notturno tra Gesù e Nicodemo, un dottore della Legge, membro del Sinedrio, un uomo intelligente, onesto e rispettato. L'incontro tra i due trasforma e rigenera Nicodemo. Dal semplice desiderio di Nicodemo, si arriva a una vera catechesi da parte di Gesù per spiegare il mistero della fede. Per entrare nella gloria, per avere la vita eterna, bisogna rinascere a vita nuova, nell'acqua e nello Spirito Santo. È una seconda nascita, quella spirituale. In tutto il dialogo con Nicodemo, il verbo "nascere" ricorre per ben otto volte per sottolineare il tema centrale. Nonostante quello che rappresenta, Nicodemo è debole, fragile, manca di coerenza e di coraggio (cf. Gv 3,7-15). Gesù agisce esattamente con noi come l'ha fatto con Nicodemo. Non prende eroi al suo seguito, ma gente che inizia dei percorsi e che fa il primo passo. Trasformato dall'incontro con Gesù, Nicodemo sarà un suo discepolo. Lo difenderà durante il suo processo e sarà presente sotto la Croce. Si prenderà cura del corpo di Gesù crocifisso quando i discepoli scelti da Lui saranno fuggiti. Oggi, c'è bisogno di un parto spirituale. Il nostro mondo è tutto un immenso parto, una creazione perenne. Dio presiede ad ogni nascita ed è proprio l'agente e l'esperto di ogni rinascita. Come Nicodemo, lasciamoci guidare ed illuminare da Gesù. Lui ci aprirà alla vita. Buona giornata.

10 - Buongiorno per tutto il giorno. Chi confida nel Signore, Dio lo libera. L'angelo del Signore apre la porta della prigione dove sono rinchiusi gli apostoli perché hanno una missione di predicare la risurrezione di Gesù Cristo e di insegnare al popolo (At 5,17-26). Oggi la Chiesa prosegue con fedeltà e costanza la sua missione nonostante i venti contrari del mondo. Chi è aperto riceve una rivelazione. Nel Vangelo, Gesù si manifesta a Nicodemo, e nel dialogo tra loro, abbiamo saputo di avere un Padre. Dio ha mandato il suo Figlio unigenito. L'ha messo in gioco per noi. Ecco quello che ha illuminato la notte di Nicocidemo e che illumina oggi le nostre notti. Oggi siamo rinati alla fiducia, alla voglia di vivere e di amare. Dio ha tanto amato il mondo che ha svenduto il proprio Figlio (cf. Gv 3,16). Sono anch'io incluso nel mondo amato che devo amarlo: la sua bellezza, i suoi figli, le sue ferite. Amare è vivere. Ogni gesto di tenerezza e di amicizia porta a una nuova vita. Amare è dare. È un dato di fatto che Dio ci ha manifestato. Dio ha amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito perché chiunque crede in Lui abbia la vita eterna. Credere è Amare, Vivere e Dare. Nell'amore, le mani si allungano e pongono un gesto. Questo gesto è l'azione, il FARE. Nicodemo accede a tutte queste rivelazioni. Occorre accogliere il dono di Dio, Gesù, nel quale riceviamo vita e salvezza. Bisogna camminare nella sua luce e seguirlo per arrivare al Padre che è la nostra mèta. Buona e felice giornata.

11 - Buongiorno. Oggi, gli apostoli continuano a testimoniare con fermezza la risurrezione di Gesù Cristo dai morti. Per mezzo di Lui provengono la grazia della conversione e il perdono dei peccati. C'è chi crede in Lui ed è giustificato e c'è chi non crede (cf. At 5,27-33). Pietro ci dà oggi una chiave di lettura della vera fede e della vita: "Bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli uomini" (At 5,29). È il mistero della fede che Gesù insegna a Nicodemo che vuole aderire a Lui ed essere suo seguace. Gesù Cristo, "Colui che Dio ha mandato nel mondo dice le parole di Dio e dà lo Spirito senza misura" (Gv 3,34). Ecco il vero motivo per credere in Lui. Nicodemo ha studiato una vita, è diventato un grande maestro in Israele, è stato un punto di riferimento per i Rabbini, eppure si è scoperto poco all'altezza di Gesù. Continua la sua ricerca e con la catechesi ricevuta da Gesù, comincia a capire che un dono della luce e della forza vengono da Dio: "il rinascere dall'alto". Con questo discorso, la vita di Nicodemo rinasce e rifiorisce. Chi è in ascolto della Parola di Dio e l'accoglie con gioia vivrà e sarà chiamato figlio di Dio. L'atteggiamento di Nicodemo ci aiuta a non arrendersi mai, a rimettersi in piedi per camminare, a lottare con coraggio come lui e ad essere audaci. Felice giornata.

12 - Buongiorno per tutto il giorno. Essere discepoli testimoni è un onore e una grazia. Lo sperimentano gli apostoli che accettano di soffrire per "il nome di Gesù" (cf. At 5,34-42). Che il Signore ci dia anche questa grazia. Oggi, Dio è all'opera per aiutarci e sfamarci. Nel brano evangelico riportato oggi (Gv 6,1-15), il miracolo che Gesù fà a favore degli uomini si realizza proprio grazie a quello che gli uomini mettono a sua disposizione. Perché ha voluto così? Perché ha tanta fantasia per fare miracoli. Gesù preferisce il poco di un ragazzino per mettere l'umanità in gioco e rispondere così alla preoccupazione dell'apostolo. Il ragazzino si fa collaboratore di Dio permettendogli di porre gesti impossibili, ma significativi. E noi, impegnati nella vigna del Signore, che dobbiamo fare? Ci sono tante persone da sfamare in questo mondo. Ne siamo coscienti e capaci? Cerchiamo di essere al nostro livello umili fedeli e zelanti collaboratori di Dio per sfamare questo mondo di pane e soprattutto di senso di vita. Il nostro contributo è di mettere anche a disposizione di Dio i nostri talenti e fantasia perché possa fare gioire l'umanità. Buona e radiosa giornata.

13 - Buongiorno e buon fine settimana. La moltiplicazione dei pani ha attirato tanta gente che ha abbracciato la via della fede, non solo gli ebrei ed ellenisti, ma anche un gran numero di sacerdoti. Nella Chiesa primitiva sono sorti dei problemi circa la distribuzione quotidiana che i dodici hanno risolto istituendo il ministero del diaconato. I criteri dell'elezione dei sette primi diaconi sono la fede, la buona reputazione, una vita guidata dallo Spirito Santo e dalla sapienza (At 6,1-7). Nella vita, i discepoli, affrontando una tempesta di imprevisti e negatività, non devono avere paura quando Gesù è vicino a loro. Bisogna accoglierlo nella nostra barca e tutto tace. Non esitiamo ad invocare Gesù. Anche se la nostra vita è agitata e piena di burrasca, con la sua presenza arriviamo in porto (Gv 6,16-21). Non abbiate paura e non temete nulla, voi che credete e confidate nel Signore. La Chiesa continua a lottare oggi fra le persecuzioni del mondo e le consolazioni di Dio. L'intento di sfamare la gente incontra pure incomprensioni e violenze. Nei momenti difficili della Chiesa e della vita, il Signore ci raggiunge, ci invita a non avere paura e di confidare in Lui. Ancora oggi si rivolge a noi dicendo: "Coraggio, sono io. Non abbiate paura" (Gv 6,20). Buona giornata.

14 - Buongiorno nel giorno del Signore. La forza della risurrezione sostiene l'apostolo Pietro che parla francamente ai suoi connazionali. Dichiara che Cristo è risorto dai morti. Colui che hanno consegnato a Pilato e nelle mani degli empi, colui che hanno rinnegato e ucciso è vivo.  Una via per riparare quello che hanno combinato di brutto e di sbagliato è la via della conversione, il cambiare vita e pentirsi (At 3,13-15.17-19). Gesù risorto è nostro avvocato presso Dio Padre (1Gv 2,1-5). Viene incontro ai suoi discepoli paurosi per rassicurarli: "Pace a voi" (Lc 24,35) e ribadire che sono e saranno sempre suoi testimoni (Lc 24,48). Dopo il racconto di domenica scorsa, oggi sperimentiamo ancora la bellezza di un incontro, la gioia di una sorpresa. Si tratta dell'apparizione di Gesù ai suoi discepoli dopo la sua risurrezione. Quando qualcuno ha incontrato Gesù, l'ha riconosciuto e accolto, non può fare a meno che testimoniare di Lui e diventare missionario. Non si può tenere per sé la grande e unica bella notizia da diffondere. Tanti movimenti lo devono manifestare: mettersi in piedi e correre per annunciare e gridare al mondo che Lui è vivo. Rimanere fermi tradirebbe già il messaggio. Noi battezzati, abbiamo incontrato il Signore risorto attraverso il gesto di immersione. Sepolti con Cristo, siamo risorti a vita nuova. Un altro punto da sottolineare nel passo di oggi è "annunciare Cristo". Ogni volta che si parla di Lui, Gesù in persona appare e si presenta. È apparso ai discepoli di Emmaus e nel Vangelo odierno appare mentre i due discepoli tornati da Emmaus rapportano la notizia di Cristo risorto agli undici di Gerusalemme e ad altri presenti. Gesù è sempre presente ovunque il suo nome è invocato e soprattutto nella celebrazione eucaristica. Gesù ci conosce in fondo, quando siamo felici e quando siamo turbati; quando siamo angosciati, sofferenti e delusi. Negli eventi folgoranti, Gesù ci pone ancora questa domanda: "Perché siete turbati?" (Lc 24,38). La sua vicinanza e le sue parole ci rassicurano. "Non abbiate paura. Sono io" (cf. Lc 24,39). Buona e felice domenica.

15 - Buongiorno e buon inizio settimana. Opera negli apostoli in generale e in Stefano in particolare la grazia, la forza e il potere di Gesù Cristo risorto. La testimonianza coraggiosa di Stefano suscita reazioni piuttosto dell'accoglienza. È il mistero della libertà umana: scegliere tra Dio e il Maligno, tra il bene e il male, tra la benedizione e la maledizione, tra la luce e le tenebre, ... A questa libertà del mondo si può solo opporre l'annuncio del Vangelo (At 6,8-15). Il Vangelo è Cristo stesso, Gesù in pienezza che sfama il popolo con la sua Parola e con il pane moltiplicato, un cibo che perisce. Seguire cristo e accoglierlo come cibo che dura per la vita eterna è fede. Chi crede in Lui, lo assimila come Pane 🍞 di vita. Ma tanti lo cercano per impadronirsi di Lui con l'intento di garantirsi del cibo quotidiano. La nostra ricerca di Gesù dev'essere altro, per portarci alle realtà dell'Alto. A tanti non interessa Dio né l'Eucaristia. Perciò, è un bisogno procurarsi il cibo che dura per la vita, cibo che il Figlio di Dio dà e fare l'opera di Dio, cioè credere in Cristo, in Colui che ha mandato nel mondo (cf. Gv 6,22-29). Occorre dunque la Fede e la fiducia per collegare il pane dei giorni con il pane che nutre per la vita eterna. Signore, dacci oggi del Pane che fa vivere. Buona giornata.

16 - Buongiorno per tutto il giorno. L'adesione totale a Cristo fortifica e spinge alla testimonianza di Lui fino l'effusione del sangue. In questo caso, bisogna sempre fidarsi di Lui e consegnare il suo spirito solo al Signore che ne è l'autore e il possessore (At 7,53-8,1a). Gesù è Colui che colma la fame e la sete degli uomini. Lui dà e offre. Dona sempre gratuitamente. Nel verbo dare, Dio manifesta il suo cuore che dà senza porre delle condizioni e senza esigere contropartite. Dà con il desiderio di fecondare e di fare fruttificare. Dio offre quello che è eccellente fino al suo Figlio, il suo cuore, Gesù, Luce e Vita del mondo. Offre tutto e senza misura. Datore della vita, si offre come cibo oggi nel Vangelo, come pane di vita e come acqua che disseta. Nella donna samaritana, Gesù ha suscitato la sete di Lui, acqua viva. Alla gente di Cafarnao regala il gusto di un pane 'altro' da quello ordinario. Piano piano, la gente capirà chi è questo pane. È Lui (cf. Gv 6,30-35). La fede non è una dottrina cui aggiungere nuove definizioni dogmatiche o etiche, ma la vita di Dio da assimilare e da esternare. Così, la fede diventa vita. Chi si nutre di Gesù vivrà sempre. La finale del brano evangelico odierno ha qui questo senso: È un bisogno di "venire a Gesù e credere in Lui" per avere tutto e vivere felici (cf. Gv 6,35). Buona giornata.

17 - Buongiorno. Annunciare la Parola di Dio e compiere dei segni che accompagnano la Parola è la missione che Gesù aveva affidato ai suoi discepoli, missione che si concretizza in una circostanza particolare per quelli che erano dispersi. La persecuzione è diventata per loro una occasione propizia per diffondere la buona novella della risurrezione di Gesù Cristo (At 8,1-8). L'umanità nasce affamata ed è la sua fortuna. Ha fame di amare, di carezze, di veri sogni. C'è un'altra fame. L'umanità ha anche fame del cielo, fame di Dio, di pace, di felicità per sé stessi e per gli altri, fame di vita intensa, eterna e piena. La pienezza è un pezzo di Dio dentro di noi. Dio è l'autore della vita, è la vita stessa e ci dona questa vita. In quanto pane, viene consumato dai cristiani. Non possiamo rimanere insensibili davanti al pane eucaristico. È Gesù Cristo in persona che dobbiamo accogliere e ricevere. Vive chi lo prende con fede. Ieri, abbiamo sentito due elementi della fede: "venire" e "credere" in Gesù per avere la vita. Oggi si precisa di più perché questi elementi costituiscono la volontà del padre in colui che "viene a Gesù", lo "vede" e "crede" in Lui. Dio ha mandato il suo Figlio nel mondo per attirare tutto a Lui (cf. Gv 6, 35-40). Questa è la vera vita che Dio regala agli uomini e che ci auguriamo di conquistare per vivere felici. Buona e radiosa giornata.

18 - Buongiorno per tutto il giorno. Essere attenti e obbedienti al comando dell'Angelo di Dio è importante. C'è sempre qualcuno che ha bisogno e aspetta un aiuto, sia materiale che spirituale (cf. At 8,26-40). Nel Vangelo odierno (Gv 6,44-51), Gesù dice ai discepoli: "Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato" (Gv 6,44). Si diventa cristiani per CONOSCENZA e per ATTRAZIONE (papa Benedetto XVI). Lo ripete anche Papa Francesco. Il cristiano per attrazione è colui che è affascinato da Dio, "buono come il pane", che nutre ogni vita e si regala. Un cristiano per attrazione è colui che è in ammirazione vedendo passare uno che può essere definito come un "Vangelo aperto".  Un cristiano per attrazione è colui che si lascia trascinare in un'azione concreta a favore dei poveri e dei deboli. È un benedetto da Dio Padre (cf. Mt 25,35-36.40). Si può dire anche infine che il cristiano per attrazione ha un cuore e gli occhi aperti per contemplare le meraviglie di Dio. Parlando dell'Eucaristica, il cristiano per attrazione è colui che trova la sua forza e la sua gioia nell'Eucaristia e nella certezza che si celebra l'Eucaristia ovunque nel mondo e si comunica al corpo di Cristo. Si celebra il sacrificio di Gesù Cristo che è mangiato. Gesù mangiato esce di Chiesa; si veste di umanità e la trasforma in carne viva di Dio. La nostra missione come trasformati dall'Eucaristia è di diffondere nel mondo il profumo di Colui che abbiamo ricevuto. Questa è fede. Buona giornata.

19 - Buongiorno. Dio ha le sue vie e i suoi disegni. Paolo, il persecutore di Cristo attraverso la persecuzione dei cristiani si converte a Cristo risorto che ha incontrato personalmente sulla via di Damasco. A Lui dedicherà tutta la sua vita e diventerà "strumento scelto" ed "eletto" per annunciare il Vangelo nel mondo. Gli importa di trasmettere solo Cristo. La sua vita non conta più. Per Cristo, lui accetta tutto: umiliazione e sofferenze (At 9,1-20). Il vangelo odierno, (Gv 6,52-59) ci presenta questo Gesù Cristo, vita e risurrezione. Il suo discorso che lo definisce come "pane di vita eterna" provoca uno chock nei suoi ascoltatori. Per otto volte nel discorso sul pane della vita, Gesù ribadisce questo pensiero: non è come mangiare la sua carne, ma è mangiare sua carne. E ciò regala la vita eterna. Gesù ha il segreto per cambiare l'orientamento della vita, da una vita terrena a una vita eterna. L'Eucaristia è quell’ossigeno di una vita che non si spegne mai. Per vivere bene Gesù ci dice oggi: prendete la mia umanità, nutritevi della mia carne, come un bimbo nel grembo della madre si nutre del suo sangue. Nell'Eucaristia, Gesù si manifesta sempre presente e vivo nella sua Chiesa. Il verbo che utilizza è al presente. "Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna". È destinato alla gloria (cf. Gv , 6,54). Comunicando a Lui, ci si alimenta una forte intimità con Lui e con il Padre (cf. Gv 6, 57). Che fortuna scoprirlo. Felice giornata.

20 - Buongiorno e buon fine settimana. Dopo la conversione di Saulo, la Chiesa conosce un piccolo momento di pace, cresce e cammina nel timore del Signore. È confortata dallo Spirito Santo e gode delle opere e prodigi degli apostoli che suscitano insieme all'annuncio di Cristo risorto l'adesione alla fede (At 9,41-42). Il linguaggio chiaro sul discorso del pane della vita crea nel vangelo odierno una resistenza da parte dei discepoli. È un fallimento del piano di Gesù? Molti discepoli non se la sentono più di seguirlo. Si tirano indietro. Gesù non si arrende. Il Mistero eucaristico non va ridimensionato. La crisi ha toccato anche i fedelissimi di Gesù. Qui, bisogna fare una scelta per o contro Gesù. Costui è pronto a ricominciare un nuovo ceppo di discepoli. Da qui, arriva una risposta di fede, una affermazione chiave da parte di un discepolo convinto: "Signore, da chi andremo. Tu hai parole di vita eterna" (Gv 6,68). Tornare indietro, alla barca, alla pesca di pesci non vale l'eternità da guadagnare. Scoprire in Gesù il tutto per noi è una fortuna e una felicità. Felice e radiosa giornata.

21 - Buongiorno nel giorno del Signore. Oggi il Signore ci invita a scoprire con l'apostolo Giovanni una realtà fondamentale per la vita cristiana. Dio è amore e noi siamo suoi figli (1 Gv 3,1-2). San Pietro apostolo manifesta questo amore misericordioso di Dio attraverso la guarigione di un uomo storpio. Lo guarisce in nome di Gesù Cristo risorto. Solo in Lui c'è la vita e la salvezza. È l'oggetto della testimonianza di Pietro davanti ai capi del popolo e degli anziani (At 4,8-2). Dio è amore. È la realtà che celebriamo oggi in questa quarta domenica di Pasqua, chiamata anche domenica del Buon Pastore. Gesù è il buon pastore, il pastore perfetto, il modello dei pastori. È legato alle sue pecore dalla conoscenza personale e dall'amore. Lui raduna tutte le sue pecore nell'unico ovile e le guida con amore. Come buon pastore, Gesù non custodisce la vita per sé, ma la comunica gratuitamente e in abbondanza (Gv 10,10b). Dare la propria vita è un nuovo modo di relazionarsi oggi. Consiste, non nel desiderio di possesso né di potere, ma nel diventare come Gesù un essere per Dio e un essere per tutti coloro che anch'essi sono diventati figli di Dio. Come vogliamo spendere la nostra vita oggi? Siamo preoccupati per le vocazioni? Pregate il Signore della messe perché mandi operai nella sua messe (cf. Mt 9,38). E se per grazia si degni di chiamarmi per servire nella sua vigna, che la sua volontà sia fatta. Preghiamo per le varie vocazioni perché animate dalla gratuità e dal dono totale possano trovare la loro fecondità e la loro vera libertà in Gesù Cristo. Felice domenica.

22 - Buongiorno e buon inizio settimana. La morte e la risurrezione di Gesù Cristo è il messaggio che deve essere proclamato a tutti i popoli. Tutti sono chiamati a convertirsi a Gesù Cristo ed a riceverlo in dono. Pietro, con il suo discorso e testimonianza, è il ministro di questa evangelizzazione (At 11,1-18). Nel Vangelo odierno, l'immagine del buon pastore ritorna. Non è soltanto il buon pastore, ma è anche la porta delle pecore. È il buon pastore perché ama le sue pecore; è pronto a rischiare e a dare la sua vita per loro; le conosce e le chiama per nome; le conduce e le guida e se sono ferite, le porta sulle sue spalle. S'interessa dunque a loro e le cura. Entrano ed escono tramite lui perché è la porta. Cammina davanti a loro e lo seguono (Gv 10,1-10). La fede è il sentire la sua voce e rispondervi prontamente. La fede è una liberazione quando qualcuno, dopo avere ascoltato la voce di Dio e aperto il suo cuore a Lui, impara a chiamarlo per nome ed a seguirlo passo dopo passo. Questo è il cammino da fare sempre. Vorrei assicurare tutti che Gesù è il pastore per eccellenza della Chiesa. È lui che guida i credenti. Gli altri pastori agiscono nel suo nome. Fidiamoci e lasciamoci orientare da Lui. Buona giornata.

23 - Buongiorno per tutto il giorno. Stiamo leggendo questi giorni gli Atti degli apostoli con una nota speciale: l'affermazione della risurrezione di Gesù Cristo. Questa notizia suscita rabbia, gelosia dei capi del popolo e scatena la persecuzione che diventa una buona occasione di evangelizzazione. Qui comincia la missione tra le genti di cui Barnaba è il campione. Il suo messaggio è un invito a rimanere saldi nella fede. Oggi, bisogna arrivare più che mai alla consapevolezza dell'appartenenza a Dio e della propria identità di cristiani (cf. At 11,19-26). Gesù Figlio di Dio è il Messia atteso. Non vuole essere riconosciuto tramite segni clamorosi come lo pretendono i giudei, ma alla luce della fede. Gesù dice: "le mie pecore ascoltano la mia voce" (Gv 10,27). Si fidano del pastore e lo seguono. Dove c'è amore e dove si respira Amore, basta uno sguardo per capire tutto. La presenza del pastore rassicura. Per le pecore, la fede è la vittoria dell'amore (cf. Gv 10,22-30). Nella fede quello che conta di più è il cuore. La fede sarebbe il dare tutto con il cuore perché il cuore sa vedere in profondità. Beato chi si fida, si alza e si mette in cammino. Troverà la luce e la gioia; vedrà la gloria di Dio. Buona giornata.

24 - Buongiorno. La Parola di Dio è una realtà vivente che cresce e si diffonde. La chiesa si definisce con questa realtà concreta e con gli annunciatori della Buona Novella, che è Gesù Cristo stesso, morto e risorto dai morti per la salvezza del mondo. Egli ha mandato sugli apostoli e sulla sua Chiesa lo Spirito Santo per sostenere l'opera apostolica (At 12,24-13,5). La missione degli apostoli è di suscitare nei cuori degli uomini la fede in Gesù Cristo, luce del mondo, luce che illumina ogni uomo e soprattutto quelli che camminano nelle tenebre (cf. Gv 12,46; Lc 1,78-79; Is 9,1). Il Signore è la sorgente della luce. La sua Parola illumina le scelte, libera dalla paura e dalle illusioni, regala la gioia di vivere. Che questa Parola illumini i giorni scuri della vita degli uomini, motivi e orienti le loro scelte quotidiane. Buona e felice giornata.

25 - Oggi è la festa di San Marco evangelista. Il suo Vangelo raccoglie la predicazione dell'apostolo Pietro. Il principe degli apostoli ci esorta oggi a rivestire di umiltà per essere esaltati al momento opportuno. Ci invita anche a sopportare le prove, a resistere alle tentazioni del diavolo e a perseverare nella fede (1Pt 5,5-14). Nonostante quello che è successo agli apostoli (tradimento, rinnegamento, dubbio, confusione), ancora impauriti, Gesù ha fiducia in loro, li spinge ad uscire da sé stessi e a guardare lontano. Il Signore agisce in loro e loro riproducono i gesti della sua misericordia in favore della gente (Mc  16,15-20). Questo brano evangelico viene prima dell'ascensione. Secondo Papa Benedetto XVI, l'ascensione è "la navigazione del cuore che ti conduce dalla chiusura in te stesso all'amore che abbraccia l'universo". A questa navigazione Gesù chiama i suoi discepoli e qualche donna. Affida loro il mondo. Hanno seminato la Parola nel mondo ed ecco i miracoli di Dio compiuti da loro per l'umanità: "la gente ha accesso alla Parola". Non soltanto l'ascolta, ma anche l'accoglie e la diffonde. Oggi è anche la festa della liberazione dell'Italia. Che il Signore ci liberi davvero. "La Verità vi renderà liberi" (Gv 8,32b). Tantissimi auguri a tutti quelli che portano il nome di Marco. Buona festa e buona giornata.

26 - Buongiorno. La Chiesa è impegnata a proclamare la risurrezione di Gesù Cristo dai morti. Lo predica e lo proclama dappertutto (cf. At 13,26-33). Nel Vangelo odierno, quello che avverrà dopo, Gesù lo anticipa con una esortazione: "Non sia turbato il vostro cuore. Vado a prepararvi un posto... ritornerò e vi prenderò con me perché siate anche voi dove sono io" (Gv 14,2-3). La nostra destinazione è il regno di Dio, il cielo. Confortati da questa speranza, camminiamo nella fede. Gesù ci indicherà la via da percorrere per proseguire verso la vita. Dice infatti: "Io sono la Via, la Verità e la Vita". È Lui che ci fa vivere. La mia vita si spiega con quella di Dio. Più Dio vive in me, più sono me stesso. Più respiro il Vangelo, più sono vivo. Io sono la Verità. La verità non può essere imbottigliata in una dottrina né in un libro. Gesù è venuto nel mondo per rivelare il volto del Padre. Io sono la Vita. Che il Signore ci faccia pienamente vivere. Buona e felice giornata.

27 - Buongiorno e buon fine settimana. È necessario fare una scelta nella vita. C'è chi riceve la salvezza e c'è chi la respinge; c'è chi si apre alla luce e c'è chi si chiude ad essa. C'è chi è gratificato, pieno di gioia ringrazia e c'è chi vede solo nero dappertutto, bestemmia e si rende così indegno della vita eterna (At 13,44-52). Gesù è la Luce degli uomini, la Verità del Padre, la Via che conduce al Padre, il Volto del Padre. Gesù è proprio la manifestazione del Padre. È all'origine e testimone delle opere da Lui compiute. Conoscere Gesù è conoscere il Padre; vederlo è vedere il Padre. Le sue parole sono ispirate dal suo Padre. Allora credere in Gesù è credere automaticamente nel padre con chi condivide la natura, la sostanza, la volontà, l'opera della creazione e della redenzione (cf. Gv 14,7-14). Gesù, nella sua missione, ha fatto delle promesse ai suoi discepoli di cui due appaiono nel Vangelo odierno: il discepolo che crede in Gesù compirà opere più grandi del Maestro (Gv 14,12) e Gesù ascolterà la preghiera di chi si rivolgerà al Padre nel suo nome (Gv 14,13-14). Queste promesse sostengono la nostra speranza e ci accompagnano sul nostro cammino. Signore Gesù, noi crediamo e confidiamo solo in Te. Buona giornata.

28 - Buongiorno nel giorno del Signore. La liturgia odierna ci porta a contemplare la Chiesa primitiva, una Chiesa sostenuta dalla Parola di Dio e dalla testimonianza, una Chiesa che diffondeva la Parola di Dio nella pace. Confortata dallo Spirito Santo e nel timore di Dio, quella Chiesa non poteva che crescere (At 9,26-31). L'apostolo San Giovanni, in questa domenica, invita tutti i credenti che si riconoscono figli di Dio a vivere nella verità e nell'amore. "Non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità (1Gv 3,18). Solo chi è unito a Cristo lo può capire. Se siamo uniti a Cristo, la nostra vita sarà feconda e porterà frutti. Se ci distacchiamo da Lui, la nostra vita cadrà in rovina, non porterà frutti e si seccherà. Saremo come i rami secchi destinati ad essere bruciati e ad ardere nel fuoco. Non abbiamo altra scelta che di rimanere uniti a Cristo perché la gloria di Dio è di portare molto frutto in Lui ed essere sempre suoi discepoli (Gv 15,1-8). Felice domenica.

L'esperienza cristiana ci mette in cammino di "quella via" che si può definire in At 9, 2 come una via sbocciata dalla croce e che si avvera finalmente come via di salvezza e di liberazione. L'esperienza umana rivela anche che l'uomo ha una aspirazione, quella di una dimora stabile. Colui che rimane per sempre è Dio e chi rimane in Lui ha la vita eterna. Il brano del Vangelo odierno ha un tema fondamentale che racchiude l'ultima volontà di Gesù quando invita i suoi discepoli a radicarsi in Lui dicendo: "Rimanete in me" (cf. Gv 15,4-7). Questo "rimanere in me" può rispondere alla domanda di Gesù ai suoi discepoli in crisi a causa del suo discorso sul pane di vita: "volete andarvene anche voi?" (Gv 6,67). La risposta qui (Gv 6 ,68) può trovare la sua corrispondenza nell'immagine della vigna (Gv 15,1-8 = Ez 19,10-12). C'è bisogno oggi di ritornare alla centralità di Dio e di Cristo, cioè, di ritornare all'essenziale liberandosi di tutto quello che inaridisce la fede. C'è necessità di ritornare alla fonte della sorgente di ogni amore: il Padre. In effetti , il Padre è glorificato quando i discepoli osservano i comandamenti del Figlio, portano frutti e si dimostrano veramente discepoli con una condotta degna e una buona testimonianza in parole ed opere. Un impegno concreto perché la gloria di Dio sia visibile nella vita sarebbe una partecipazione alla fatica umana, rendere giustizia a tutti, fare pace nel mondo, difendere la causa di chi è oppresso, dare un pane a chi è affamato e porre altre azioni di vita. Allora la gloria di Dio si leggerà sul nostro volto. Beati quelli che confidano solo in Dio. Buona e felice domenica.

29 - Buongiorno e buon inizio settimana. Oggi, nella memoria di Santa Caterina da Siena, Vergine e Dottore della Chiesa, Patrona d'Italia, abbiamo un bel racconto evangelico che rapporta la storia di dieci vergini che sfidano la notte per incontrare lo sposo. Sapendo che ha promesso di tornare, le vergini l'aspettano con fiducia senza conoscere l'ora precisa del suo arrivo. Nel testo, sorgono tanti problemi. Lo sposo tarda a venire, le vergini stolte non hanno l'olio di riserva per le loro lampade, le sagge rifiutano di condividere il loro olio con le altre e quando lo sposo entra nella sala di nozze, qualcuno chiude la porta escludendo così una buona parte del paese a partecipare alla festa (cf. Mt 25,1-13). Vediamo il significato del racconto, soprattutto dell'olio. L'olio ha a che fare con la luce e il fuoco. Accesi e luminosi, sono un'energia che fa vivere. È anche una forza che può venire soltanto dal cuore. Non si può prestare l'amore. È il motore della vita. Bisogna quindi curarlo per evitare l'infarto o la condanna di essere spenti. Questa esortazione riguarda non solo le vergini, ma anche tutti i credenti che hanno a cuore una profondità spirituale e che aspettano lo sposo per mangiare e bere con Lui al banchetto del suo regno. La vita di Santa Caterina che aveva a cuore la contemplazione di Cristo crocifisso ci insegna di unire la vita contemplativa, mistica e la vita attiva. Come fu messaggera della pace al suo tempo, per sua intercessione, chiediamo a Dio la pace nel mondo di oggi. Buona e Felice giornata.

30 - Buongiorno per tutto il giorno. La pace è una aspirazione di ogni uomo che vuole vivere tranquillo e sereno. È da conquistare. La sapienza ci invita a cercarla ed a perseguirla (sal 33,15). È quello che il Signore ci chiede sempre. Lui stesso ci dona la sua pace (Gv 14,27). Ai discepoli paurosi dei giudei, Gesù Cristo risorto comunica la pace (Gv 20,19-20). È il suo saluto dopo la sua risurrezione, il dono della sua misericordia che passa attraverso la croce, un amore più forte del violento. È frutto di un amore che sa vincere la cattiveria con il perdono ed è la vittoria dell'amore su ogni cosa. Chi respira la pace di Cristo è sereno e deve farsi artigiano dell'amore di pace. Il nostro mondo è dominato oggi dalle guerre e da vari conflitti. Abbiamo bisogno della pace per vivere felici. È una sfida per tutti noi. Felice giornata.

 

 

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